La settimana degli italiani: Battistella e Zambanini sfiorano il successo pesante, Dainese lascia il segno in Francia – Fra i giovani brillano Alessandro Pinarello e Federico Savino
La settimana che ha aperto il mese di aprile, da lunedì 1 a domenica 7, è stata scandita da tanti appuntamenti internazionali, a tutti i livelli. Sui vari palcoscenici i corridori italiani sono riusciti a ricavare i loro spazi, anche se sotto qualche aspetto è mancato il risultato di altissimo profilo. È il caso della Parigi-Roubaix 2024, la corsa più importante di questo breve periodo, che non ha visto atleti azzurri protagonisti nelle fasi più calde, anche per via di qualche caduta. Così, il primo italiano all’arrivo al Velodromo di Roubaix è stato Andrea Pasqualon (Bahrain Victorious), che ha completato la Monumento francese in 50esima posizione. Al traguardo anche Edoardo Affini (Visma|Lease a Bike) e Luca Mozzato (Arkéa-B&B Hotels).
Rimanendo su scala WorldTour, c’è invece stato qualche lampo azzurro al Giro dei Paesi Baschi 2024, che si è concluso sabato 6. Samuele Battistella (Astana Qazaqstan) ha sfiorato il successo di giornata, chiudendo al posto d’onore la seconda tappa, dopo un ottimo lavoro compiuto per lui nel finale dal compagno di squadra Gianmarco Garofoli; stesso risultato parziale per Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious) nel successivo giorno di gara, quando il corridore veneto ha prima lavorato per un compagno è poi andato vicino a piazzare la zampata vittoriosa. Nello stesso arrivo Davide de Pretto (Jayco-AlUla) si è piazzato quarto, mentre Battistella è entrato nei migliori dell’ordine d’arrivo anche in occasione della quinta frazione, chiusa al nono posto. L’ultimo giorno di gara ha poi visto Matteo Sobrero (Bora-hansgrohe) in fuga, tentativo però che non ha avuto fortuna. A fine corsa, poi, il miglior italiano in classifica generale è risultato essere Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck), 28esimo a più di 6′ dal vincitore Juan Ayuso.
Passando al livello Pro.Series, in settimana si è svolta la Scheldeprijs 2024, competizione per velocisti puri sulle strade neerlandesi. Buoni piazzamenti per Matteo Moschetti (Q36.5) e per Matteo Trentin (Tudor), che così facendo hanno anche raccolto punti UCI preziosi per le loro rispettive squadre Professional. L’altra corsa che ha scandito gli ultimi giorni è stato il Région Pays de la Loire Tour 2024, breve gara a tappe che si è svolta in Francia. L’appuntamento è risultato molto propizio per Alberto Dainese (Tudor), che ha colto il primo successo di tappa con la maglia della squadra svizzera, imponendosi nella terza frazione. Lo stesso Dainese ha poi raccolto anche due quinti e un decimo posto di giornata, chiudendo nono la classifica generale. Piazzato nella graduatoria finale anche Kristian Sbaragli (Corratec-Vini Fantini), decimo, dopo aver provato, nell’ambito della seconda tappa, anche un attacco da lontano.
Giovani
È stata una settimana zeppa di appuntamenti, soprattutto sulle strade italiane, che hanno ospitato tre prestigiose gare di categoria .2 riservate ai giovani. Lunedì si è disputato il Giro del Belvedere, che ha visto Davide Donati (Biesse-Carrera), Ludovico Crescioli (Technipes #inEmiliaRomagna), Alessandro Pinarello (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè), Alessandro Romele (Astana Qazastan development), Filippo d’Aiuto (General Store-Essegibi-F.lli Curia) ed Edoardo Zamperini (Uc Trevigiani-Energiapura Marchiol) tutti in fila dietro il vincitore di giornata, ovvero la giovanissima promessa slovena Gal Glivar (UAE Team Emirates Gen Z).
Al Gp Palio del Recioto, poi, Pinarello si è tolto la soddisfazione di andare a prendersi il successo, con il già citato Zamperini quarto. Domenica, infine, sempre Pinarello ha confermato le sue qualità chiudendo al secondo posto il Trofeo Piva, preceduto solo dal ceco Pavel Novák (MBH Bank Colpack Ballan).
Buone nuove sono arrivate anche dalla Francia, dove Federico Savino (Soudal-QuickStep devo) ha vinto la terza tappa del Circuit des Ardennes 2024, competizione di categoria .2 (quindi non esclusivamente giovanile), chiudendo in perfetta solitudine al termine di una frazione decisamente nervosa. Da notare, però, che nelle due prove giovanili organizzate sul percorso della Parigi-Roubaix, c’è stata ben poca Italia: la gara Junior non ha visto neanche un atleta azzurro al via, mentre in quella U23 il migliore è risultato Pietro Mattio (Visma|Lease a bike devo), 28esimo.
Infortuni
In una settimana in cui, a livello globale, le cadute sono state tantissime e, alcune, con gravi conseguenze, la sorte si è messa anche sulla strada degli italiani. In particolare, alla Parigi-Roubaix sono finiti a terra Alberto Bettiol (Ef Education-EasyPost), Elia Viviani (Ineos Grenadiers) e Jonathan Milan (Lidl-Trek). Quest’ultimo ha riportato una sospetta commozione cerebrale, mentre Viviani e Bettiol se la sono cavata con alcune contusioni.
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